Ci siamo quasi.
Mancano oramai solamente 6 giorni al rilascio della remastered di uno degli strategici in tempo reale che ha fatto la storia: stiamo parlando della saga di Command and Conquer, RTS sviluppato inizialmente dalla Westwood Studios nel lontano 1995.
La serie di Command and Conquer, può essere considerata una delle pietre miliari degli strategici in tempo reale. Già nel ’95, con l’uscita del primo capitolo della serie, ovvero Command and Conquer: Tiberian Dawn, conquistò molte critiche positive che gli permisero di ottenere un punteggio di ben 94/100 da parte di Metacritic.
Command and Conquer: Tiberian Dawn
Command and Conquer: Tiberian Dawn si svolge un universo parallelo rispetto al nostro, dove due fazioni, quella dei GDI (Global Defence Initiative) e quella della Fratellanza dei Nod (per gli amici semplicemente Nod), lottano per il controllo di un minerale extraterrestre arrivato sulla terra dopo una pioggia meteoritica. Entrambe le fazioni presentano uno stile grafico e di gioco unici fra loro, a partire dalle strutture fino ad arrivare alle singole unità; nonché metteranno il comandante in una posizione in cui dover scegliere, durante gli scontri, la tattica più adeguata a seconda delle unità che si andranno ad utilizzare. Benché diverse, ed ognuna con le sue caratteristiche, GDI e NOD sono ben bilanciate.
Durante le partite su Tiberian Dawn, sarà compito del comandante primeggiare sull’avversario attraverso la costruzione di una base comprendente reattori (per l’energia elettrica), raffinerie (per avere un’introito attraverso la raccolta del Tiberium), caserme (per creare unitari fanteria), centri di comando (per disporre della minimappa), porti (per costruire una flotta), fabbriche o aeroporti (per creare veicoli e mezzi corazzati), eliporti (per usufruire dell’aviazione), per arrivare addirittura a costruire un centro di comando avanzato o il tempio di Nod (per accedere alle superarmi); senza contare una buona presenza di difese quali torri mg, cannoni anticarro, postazioni SAM per arrivare alle più potenti quali torri di guardia avanzate e gli obelischi di luce.
Command and Conquer: Red Alert
Per quanto riguarda Command and Conquer: Red Alert, esso fu il secondo gioco sviluppato dalla Westwood e pubblicato dalla Virgin Interactive Entertainement a fine 1996.
Anch’esso incentrato in un universo parallelo, qui Adolf Hitler viene cancellato dalla storia a seguito di un viaggio nel tempo effettuato da Albert Einstein, non permettendogli di prendere il potere nella Germania ma, senza la potenza bellica di quest’ultima, l’Unione Sovietica di Stalin (Sovietici) inizia a prepararsi per un piano d’invasione in Europa. Le nazioni europee, con l’aiuto degli Stati Uniti, formano quindi le Nazioni Alleate (Alleati) per contrastare l’incombente minaccia rossa.
Come per Tiberian Dawn, anche Red Alert vede contrapporsi due grandi fazioni, Alleati e Sovietici appunto, sul campo di battaglia. Strutture ed unità variano a seconda della fazione utilizzata, con sostanziali cambiamenti nel design e nei nomi di queste ultime.
Durante la costruzione della base, avremo a che fare con i classici reattori, le raffinerie (ma stavolta l’introito sarà sulla base dei minerali e delle gemme raccolte), le caserme, i radar, porti, le fabbriche (per entrambe), eliporti (per gli alleati) ed aeroporti (per i sovietici), centri tecnologici (per sbloccare unità avanzate e superarmi); per poi passare alle difese quali casematte con mg (per gli alleati) e torri lanciafiamme (per i sovietici), torrette anticarro (alleati) e bobine Tesla (sovietici) ed infine le superarmi, 2 per fazione, tra cui la cronosfera (per gli alleati che permette il teletrasporto di un gruppo di unità da un punto della mappa ad un altro) e la cortina di ferro (per i sovietici; che permette di rendere le unità corazzate invulnerabili al fuoco nemico per un certo periodo di tempo) ed il classico sito missilistico nucleare.
Comparto Tecnico
Caratteristica della serie di C&C da non sottovalutare è quella dell comparto tecnico, che già all’epoca sembrava essere rivoluzionario.
Nello specifico, la schermata di gioco lascia interfacciare il giocatore con una mappa in 2D ed una barra di comando laterale da due colonne posta verso la destra dello schermo, che presenta in cima una minimappa dell’area di gioco.
A sinistra della minimappa, sul bordo centrale, troviamo una barra dei crediti ed infine il tasto opzioni posto in alto a sinistra rispetto allo schermo. Gli edifici che si andranno mano a mano a costruire sembrano essere in 3D, presentando delle animazioni a seconda di determinati avvenimenti quali la loro costruzione, oppure il loro danneggiamento. Le unità che si creeranno, sono anch’esse sviluppate in “quasi” 3D, ed eseguiranno gli ordini del loro comandante muovendosi attraverso il punto da egli indicato sulla mappa attraverso il mouse oppure attaccando le unità e gli edifici nemici designati.
Altra caratteristica principale era la presenza di intermezzi tra le missioni di animazioni in computer grafica filmati con attori reali che si interfacciano direttamente con il comandante, dando al giocatore la sensazione di trovarsi veramente sul campo di battaglia.
Comparto Audio
Ultima ma non ultima cosa che contraddistingue la saga di Command and Conquer è il reparto sonoro, che da sempre ha accompagnato ogni singolo titolo con le sue OST, soprattutto grazie al lavoro di Frank Klepacki, compositore produttore e sound designer statunitense, diventato
famoso proprio grazie alle colonne sonore prodotte per i titoli della saga, soprattutto grazie alla ben nota Hell March della serie di Red Alert.
Sempre per quanto riguarda il comparto sonoro, durante tutte le battaglie su Tiberian Dawn saremo accompagnati dalla voce di un’assistente, EVA. Essa è un’interfaccia di battaglia che ci aiuterà ad avere un maggiore controllo di quello che sta succedendo sul campo, avvisandoci
durante diversi avvenimenti quali un ingaggio da parte del nemico sulle nostre unità oppure sulla nostra base, come anche ci avviserà quando avremo finito i crediti oppure l’energia elettrica e via dicendo.
Ricordiamo inoltre che entrambi i giochi usciranno con le loro rispettive espansioni, ovvero “Cover Operation” per Tiberian Dawn e “Counterstrike” insieme a “The Aftermath” per Red Alert.
Le novità in Command and Conquer Remastered Collection
Tornando al presente, la Command and Conquer Remastered Collection che avremo il piacere di giocare a breve, presenta delle grosse migliorie rispetto ai titoli del ’95 e del ’96:
- l’interfaccia di comando laterale modernizzata che adesso permette al giocatore di interfacciarsi con una griglia da 3 colonne anziché 2.
- lo zoom della visuale, che non era presente né in C&C né in Red Alert.
- la possibilità di poter alternare nella modalità Giocatore Singolo la grafica originale a quella rimasterizzata in 4K.
- la possibilità di godersi un replay di una partita precedente e della modalità Observer.
- affrontare l’IA in Schermaglia per Tiberian Dawn.
- la registrazione della voce di EVA in alta qualità.
- la personalizzazione dei tasti di scelta rapida attraverso un menù apposito
- le mappe uscite all’epoca solamente sulle versioni per console.
- la galleria dove potremmo trovare ore e ore di filmati rimasterizzati provenienti anche dalle versioni rilasciate su console.
- il jukebox dove sarà possibile personalizzare la colonna sonora in gioco ed ascoltare oltre sette ore di musica ri-registrata da Frank Klepacki insieme ai Tiberian Sons.
- l’editor per creare nuovi campi di battaglia.
In conclusione
Per chi già conosce la serie, Command and Conquer Remastered darà la sensazione di tornare negli anni ’90, agli albori degli RTS, rivivendo nuovamente le intense campagne della serie e scatenandosi nel multiplayer per la scalata alla classifica.
Per chi invece non la conosce, potrà avere il piacere di giocare una perla di un passato lontano, tornata per regalare vecchie emozioni come solo Command and Conquer ha saputo fare.
Siete pronti a portare nuovamente la devastazione sul campo di battaglia?
Inizierete la campagna di Tiberian Dawn con i GDI o i NOD? E quella di Red Alert con gli Alleati o con i Sovietici?
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