BLOCCO 2 – Caratteristiche tecniche (e mini glossario)
Chi pensava fosse finita qui si sbagliava di grosso. Ho separato volutamente questa “sezione”, proprio per non appesantire l’articolo e, nel contempo, per dare la possibilità anche ai meno tecnologici di conoscere ciò che questa SKILLER MECH SGK3 consenta di fare, spiegandolo.
Dunque:
- gli esperti colgano solo il TITOLETTO (esclamando compiaciuti: ah, bene, ha la funzione XY);
- i meno esperti si tolgano ogni sorta di dubbio, leggendo cosa significhino sigle e paroloni.
A tutti, inoltre, faccio presente che Sharkoon, in quanto particolarmente interessata al mondo del gaming, ha dotato le sue tastiere Skiller di una serie di feature di tutto rispetto, cosa che non sarà un male nemmeno per chi le userà per scrivere o lavorare.
Forti di queste premesse, ecco a voi il fantastico mondo delle caratteristiche tecniche e relative spiegazioni.
Illuminazione Led: 16M colori RGB, intensità regolabile, 20 effetti visivi + multi profilo
RGB sta per “Red Green Blue” (cioè Rosso, Verde, Blu) ed indica proprio i colori primari di base che, mischiati assieme, potranno dare vita ad una pressoché infinita tonalità di colori.
Come accennavo, ogni singolo Led RGB presente sotto ogni singolo tasto può essere impostato (via software) per assumere il colore che vorrete, in uno spettro di 16,8 milioni di colori, ciascuno settabile con una luminosità personalizzabile che va da 0 a 5 (cioè da “Led spento” a “100% intensità luminosa”), a step del 20%.
Per chi invece volesse farsi stupire da effetti speciali, Sharkoon non si è fatta certo pregare, inserendo 20 effetti luminosi pre-programmati che regaleranno un “effetto wow” al fortunato possessore di questa tastiera. Tale aspetto, in particolare nel mondo gaming, è molto apprezzato.
Chi, invece, come me, gradisse maggiormente una illuminazione sobria e soft, come abbiamo detto non dovrà fare altro che usare l’ottimo software a disposizione sul sito di Sharkoon per personalizzare il tutto ed impostare, con pochi e semplici click del mouse, i suoi colori preferiti.
E se io avessi il PC in condivisione con altre persone? Nessun problema. Il software vi permette di creare 3 profili personalizzati per ciascun utente del computer. Quindi, quando accederete al vostro desktop, dopo qualche attimo la tastiera riprenderà colori, luci ed intensità che avevate impostato, senza alcun problema. Come direbbe Sciascia: a ciascuno il suo!
LAYOUT QWERTY – ITALIANO
Il layout indica in genere il “modo estetico” in cui un qualcosa è stato “disposto” in un contesto. Parlando di tastiere, il layout indica che tipo di schema sia stato utilizzato per collocare i tasti sulla tastiera. Vediamo.
Il layout ITALIANO, riguarda uno “standard” che rende perfettamente fruibile la digitazione di testi alla nostra lingua. Troveremo quindi non solo tasti non utili in altre lingue, ad esempio le vocali accentate (à, è, ì, ò, ù), ma anche la una collocazione differente di alcuni simboli. Il layout USA, a titolo di mero esempio, ha il simbolo “@” sul tasto numerico “2”, proprio dove invece noi abbiamo sempre visto le virgolette.
Con layout QWERTY, invece, facciamo riferimento al “come” i tasti siano stati disposti “in riga” sulla tastiera. Prestando attenzione, noterete come la prima riga di “lettere” in alto a sinistra, solitamente, presenti proprio i tasti Q, W, E, R, T, Y, da cui il nome di questo “standard“. In altre parti del mondo preferiscono l’AZERTY, in cui diversi caratteri sono collocati in maniera difforme da quanto siamo generalmente abituati a conoscere (quindi la Q, la W, la M, etc. non si trovano dove ce le aspetteremmo “d’abitudine”).
Tutto ciò è un’eredità degli usi che si sono stratificati nel tempo in un determinato luogo, sino a divenire appunto uno “standard” diffuso in quel determinato contesto “geografico” o “culturale”.
NKEY ROLLOVER + 6 KEY ROLLOVER e funzione ANTI-GHOSTING.
Ok, sì, sembra terribile, capisco. Ma mi farò perdonare cercando di essere quanto più chiaro possibile. Dunque… abbiamo detto che ogni tasto delle tastiere meccaniche possiede uno switch che, quando viene premuto, comunica al computer che c’è stata una pressione. Ogni pressione “scrive” un carattere a schermo. Ma è sempre così?
Vediamo: cosa accadrebbe se premessi, ad esempio, 10 tasti contemporaneamente? Semplice. Su una tastiera non meccanica (in genere conosciute come “a membrana”) il sistema che recepisce la pressione andrebbe in confusione, scrivendo solo alcuni dei tasti premuti e “dimenticandosi” degli altri, che, proprio come fantasmi (ghost), non appariranno a schermo nonostante la pressione sul tasto ci sia stata.
E se invece dovessi premere una combinazione di tasti, come il famoso CTRL + ALT + CANC? Di nuovo, le tastiere classiche/economiche hanno una limitazione sulla quantità di tasti che possiamo premere in successione, limitandosi spesso ad un numero massimo di 3.
Con la SKILLER MECH SGK3 di Sharkoon, invece, tutto questo non succederà. Nel nostro esempio, premendo assieme i nostri 10 tasti contemporaneamente, la tastiera (i cui tasti sono azionati CIASCUNO con uno switch) “capirà” tutti e 10 i tasti premuti, senza dimenticarne nessuno.
Se un tasto è stato azionato, allora sarà “considerato”. Questo sistema va sotto il nome di ANTI-GHOSTING. Quindi, nessun tasto di quelli premuti risulterà svanire e tutti daranno come risultato il carattere previsto a schermo.
Ed invece quanti tasti posso premere in successione combinata (cioè, uno dopo l’altro, senza lasciare i precedenti)? Qui ci pensa il sistema “n”KEY ROLLOVER, dove “n” indica la quantità di tasti totali che posso premere in combinazione tra loro, senza generare “ghosting” (che ora sapete cosa sia!).
Le tastiere più costose prevedono il sistema NKey Rollover, dove “N” indica “infiniti tasti”… cioè: se avessimo 105 dita, potremmo premere in successione, non lasciando mai i precedenti, tutti e 105 i tasti esistenti). Alcune tastiere, più economiche, prevedono il 6Key Rollover, ovvero la quantità massima di combinazioni-tasto concessa è pari a 6. Quelle ancora più economiche, in genere fissano tale numero a 3 (ad esempio per il classico CTRL+ALT+CANC).
La tastiera oggetto della nostra prova ha la possibilità di impostare, a nostro piacimento, sia il sistema NKey Rollover sia il 6Kye Rollover, tramite una combinazione di tasti apposita.
LE “MACRO”
A proposito di combinazioni di tasti, va detto che alcuni produttori, per limitare i costi, hanno aggirato il problema. L’idea è stata utilizzare un economico 3Key Rollover, affiancandogli delle MACRO per combinazioni di tasti più “impegnative”.
Le MACRO, in sostanza, regalano all’utilizzatore la possibilità di “registrare” alcune combinazioni di tasti, anche lunghissime, da richiamare in un secondo momento. Quando sarà necessaria, quindi, la macro sarà richiamata con una combinazione di tasti più breve.
Ad esempio, potrei registrare una Macro per la combinazione ALT + SHIFT + CTRL + Q + R + T, e richiamarla poi con una combinazione più sbrigativa, ad esempio “ALT + 2”.
È semplice intuire, da ciò, come il campo applicativo delle MACRO possa tornare utile tanto al giocatore incallito, quanto all’utilizzatore tradizionale del PC.
E la SKILLER MECH SGK3, ha le MACRO? Sì, Sharkoon ha previsto la possibilità di registrare sino a 100 macro totali, ciascuna con massimo 250 combinazioni di tasti!
Per gli amanti dei dati tecnici: all’interno della tastiera abbiamo una memoria apposita dedicata alle MACRO pari a 10KB.
Modalità “gaming”
Semplice: tramite un’apposita scorciatoia (TastoSharkoon + WIN), sarà possibile disabilitare il tasto WIN. Ciò consentirà di non premerlo accidentalmente (ad esempio durante una movimentata sessione di gioco).
Cambio WASD – TASTI FRECCE (e viceversa)
Nome brutto, concetto semplice. In alcuni giochi, i tasti per comandare il nostro personaggio sono W, A, S, D (avanti, indietro, a sx, a dx). Con un’ennesima scorciatoria di tasti, possiamo riprogrammare la tastiera affinché i nuovi tasti WASD siano i più intuitivi tasti freccia.
Polling Rate
Il “polling rate” indica la velocità con la quale la tastiera informa il computer della avvenuta pressione di un tasto. In teoria, quindi, più sarà veloce questo polling, più volte al secondo la tastiera interrogherà i vari tasti per conoscerne lo stato. In questo modo, in determinati contasti, ad esempio di gioco, non vi sarà troppa latenza tra la pressione del tasto e il recepimento del comando da parte del sistema.
La velocità di “informazione” sullo stato dei tasti viene misurata in Hertz (Hz). Sharkoon ha previsto la possibilità di settare il Polling rate, a scelta, tra quattro valori: 125Hz, 250Hz, 500Hz oppure 1000Hz.